Il ritrovo alle 10,30. Prima di tutto una bella colazione, l’assegnazione dei numeri di gara e la consegna ad ognuno della “bomba“, lo strano intruglio che permise a Fantozzi, seppur tra atroci sofferenze, di arrivare primo (nel carro funebre, però). Quella distribuita oggi da Mauro, il Biciclettaio matto (dal nome del suo negozio) ideatore della goliardata in salsa bresciana, “sarà leggermente alcolica”. Una settantina i partecipanti, oltre il limite prefissato dagli organizzatori. Abiti e accessori rigorosamente di fantozziana memoria, old style: occhialoni da aviatore, mutandoni ascellari, bretelle d’altri tempi, l’immancabile borraccia. E, naturalmente, una bici vintage.